Scoperta l’origine della depressione: cosa c’entra l’intestino e come combatterla

La depressione è un universo tanto vasto quanto sconosciuto. La scoperta della causa è parte della cura. Ecco una novità sorprendente.

Una recente ricerca dimostra che la depressione, benché si confermi un male dalle origini e cause multiple, mostri certi legami con alcuni ormoni prodotti dal nostro corpo. Questo aiuterebbe la ricerca per facilitare le cure di una patologia tanto dolorosa quanto ancora sconosciuta. Le risposte starebbero nelle svariate correlazioni che esistono con il nostro cervello, ma cosa crea l’interazione con la depressione? Dove è possibile individuare i fenomeni responsabili dei sintomi depressivi? La ricerca ha dato delle risposte davvero sorprendenti. Si è svolta con evidenze ottenute dalle misurazioni condotte sugli individui campioni della ricerca, e successivamente, con le somministrazioni di prova sui ratti. Ebbene, i risultati aprono la strada a nuovi scenari clinici.

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Le cause della depressione, dove ricercarle? – pianetanotizie.it

Da sempre sentiamo sostenere che l’intestino è il nostro secondo cervello. Questa volta abbiamo una tesi in più a sostegno di questa affermazione. Gli studi, pubblicati su Cell Host & Microbe, forniscono risposte che non ci si aspettava. Il risultato dimostra che esiste una correlazione tra microbi intestinali e testosterone. Nello specifico, l’espressione nei microbi intestinali di enzimi di degradazione del testosterone è associata a comportamenti simil-depressivi. Il batterio Mycobacterium neoaurum è stato isolato in persone affette da depressione e proprio questo sarebbe il responsabile della diminuzione dei livelli il testosterone. La concentrazione di questo enzima sembra essere maggiore nelle persone affette dalla patologia. Dunque, il microbiota intestinale può modificare il rapporto tra forme attive e inattive di alcuni ormoni steroidei, influenzandone i livelli ematici.

Lo studio sulla degradazione del testosterone

Il confronto, nella ricerca, è stato condotto tra i valori di testosterone in 77 persone affette da depressione e 102 individui di controllo. È risultato che i livelli di testosterone erano inferiori alla media rispettivamente nel 55% e nell’11% dei casi. La fase successiva ha visto il trapianto nei ratti dei batteri intestinali prelevati da persone con depressione. Infatti, ai ratti è stato somministrato il mycobacterium neoaurum che ha ridotto i livelli di testosterone, inducendo un comportamento simil-depressivo. La conseguenza è stata l’abbassamento dei livelli di testosterone e in seguito l’insorgenza di sintomi simil-depressivi nei roditori. Il team di scienziati ha scoperto poi che mycobacterium neoaurum sarebbe l’unico microbo presente nelle feci di soggetti affetti da depressione.

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Qual è l’origine della depressione? La risposta va cercata nell’intestino – pianetanotizie.it

I risultati degli studi sono chiari. Dimostrano che la sintesi da parte di microbi intestinali di enzimi di degradazione del testosterone è associata a sintomi depressivi. Tuttavia, restano da chiarire alcuni aspetti della mancanza, in alcuni soggetti, di testosterone. Potenzialmente la degradazione del testosterone da parte dei microbi intestinali, che esprimono 3β-HSD, può comportare un elevato rischio di depressione. Questi risultati potrebbero dunque portare a ad approcci clinici sorprendenti. Si potrebbe arrivare a favorire lo sviluppo di strategie in grado di prevenire la carenza di testosterone e quindi i disturbi depressivi. Infine, grazie alla nuova ricerca, si potrebbe aggiungere un tassello fondamentale alla cura di una malattia che purtroppo rappresenta una bestia nera della società odierna.

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