“L’Italia è il Paese che amo”: dopo la morte di Berlusconi spunta il segreto dietro il suo discorso più memorabile

Impossibile dimenticare uno dei discorsi più memorabili dell’ex leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: spunta un segreto incredibile

Muore oggi, all’età di ottantasei anni, l’ex leader di Forza Italia: Silvio Berlusconi, infatti, lascia oggi i suoi cinque figli oltre che i diciassette nipoti nel corso della mattinata del 12 giugno proprio presso il San Raffaele dove, già nel corso delle scorse settimane, era stato ricoverato a causa di un aggravamento delle sue condizioni di salute.

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Il retroscena sul discorso di Silvio Berlusconi – foto: Ansa – pianetanotizie.it

Quattro volte Presidente del Consiglio, oltre che fondatore di Forza Italia e del gruppo televisivo di Mediaset, ha rappresentato per ben più di 25 anni una figura ‘controversa’ ma allo stesso tempo centrale nelle dinamiche italiane. E proprio oggi è impossibile non tornare alla memoria a uno dei momenti più significativi della sua carriera.

E’ stato senza dubbio uno dei discorsi più memorabili oltre che significativi, per tantissimi: si tratta proprio della “discesa in campo” di Silvio Berlusconi in cui ha pronunciato l’ormai celebre frase “questo è il Paese che amo”. A distanza di anni, però, spunta un retroscena inimmaginabile e che soprattutto svela un segreto che lascerà tutti noi semplicemente senza parole: ecco di cosa si tratta.

Silvio Berlusconi, il segreto che non avreste mai immaginato

Quando parliamo di questo famoso discorso recitato proprio da Silvio Berlusconi all’apice della sua carriera e passato alla storia con la celebre frase “L’Italia è il Paese che amo”, facciamo riferimento al primo atto politico che ha realizzato nel corso della giornata del 26 gennaio del ’94. Trasmesso su tutte le reti televisive, in realtà quel momento non fu altro che una funzione, ovvero una bugia ben orchestrata di cui solo oggi veniamo a conoscenza con tutte le ombre che in realtà ha nascosto.

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Berlusconi, viene fuori il retroscena sul discorso in cui diceva “L’Italia è il paese che amo” – foto: Ansa – pianetanotizie.it

A partire dal set, che non era come ci hanno fatto pensare lo studio attuale del politico, quanto piuttosto uno sgabuzzino per gli attrezzi. A circondarlo, infatti, in quel celebre discorso che dava inizio alla sua carriera politica, Berlusconi non aveva scrivanie, libri o altro, quanto piuttosto muri scrostati, sacchi di cemento e molta, moltissima polvere. Insomma, niente di così memorabile come si è pensato a lungo.

Ma non finisce qui: pare infatti che il discorso sarebbe dovuto durare non più di qualche minuto, a discapito invece dei ben 9 minuti e 25 secondi che invece Silvio Berlusconi si è preso all’epoca dal tg. Una mossa, questa, messa in atto con qualche sotterfugio ed eludendo le regole vigenti, creando in questo modo non poco scalpore e soprattutto eco mediatico. Uno scalpore dovuto non solo alla durata del discorso (e ai metodi con cui ci si era guadagnati questo spazio) ma anche alla terminologia spesso calcistica e poco “politica” utilizzata.

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