Cambiare cognome costa solo 16 euro, ecco come fare

Il tuo cognome proprio non ti piace e da sempre fantastichi di poterlo cambiare? Da oggi è possibile e alla modica cifra di soli sedici euro

Vi è mai capito di riflettere sul vostro nome o, addirittura, sul cognome che vi ritrovate e riflettere che non è di vostro gradimento? Magari perché semplicemente non rientra nei vostri gusti o, ancora, perché non sentite di essere realmente parte della famiglia da cui prendete il nome. Insomma, le motivazioni possono essere varie, ma qualsiasi essa sia, potrebbe ora esserci una soluzione a questo problema.

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Cambiare cognome – pianetanotizie

Ebbene sì, forse ci potrebbe sembrare strano ma in realtà secondo quanto stabilito dalla legge, e in particolar modo dal codice civile e dall’articolo 6 del libro I, è possibile provare e chiedere di cambiare il proprio cognome nonostante sia proprio quello che ci è stato attribuito. Bisogna però, chiaramente, rispettare i modi e soprattutto le formalità previste dalla legge.

Innanzitutto, dunque, bisogna sapere che per cambiare il proprio nome o ancora il proprio cognome bisogna fare riferimento al DPR dove è possibile leggere il “Regolamento per la revisione e la semplicemente dell’ordinamento dello stato civile“. Ma cosa bisogna fare, nello specifico, per poter cambiare?

Cognome, come cambiarlo con soli sedici euro

Come prima cosa ricordiamo che con “cambiare il proprio cognome” intendiamo varie possibilità: c’è infatti chi potrebbe volerlo allungare, abbreviare o ancora modificare del tutto. Ma anche chi, ad esempio, potrebbe voler anteporre un altro nome: insomma, le modalità e le motivazioni possono essere delle più disparate, quello che davvero conta è che in realtà è davvero possibile poterlo fare e soprattutto alla modica cifra di soli sedici euro.

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Cambiare cognome – pianetanotizie

Per presentare domanda al Prefetto, dunque, bisogna presentare le ragioni per le quali si vuole intendere procedere con questa modifica, specificare il cambiamento che si vuole apportare e assicurarsi non aver commesso nessun errore nella trascrizione. Attenzione però, perché ci sono alcuni limiti che non bisogna sottovalutare: ad esempio non possono essere scelti cognomi che hanno una rilevanza storica o ancora che siano di appartenenza a famiglie illustri o ancora a luoghi.

Una volta presentata la domanda e versata la quota di sedici euro, non bisognerà fare altro che attendere il riscontro del Prefetto che potrà rivelarsi come positivo o negativo. Solitamente il tempo da aspettare è di ben trenta giorni, al termine dei quali si potrà essere a conoscenza della decisione presa e procedere con la fase finale: ovvero la modifica dei propri documenti come l’atto di nascita, di matrimonio e anche quello di nascita di tutti coloro che hanno acquisito il proprio cognome.

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