Arriva la stretta del Governo contro Airbnb e Affitti brevi, cambia tutto: come cambieranno i prezzi

Nuova stretta del Governo Meloni sugli affitti brevi, vero business del momento. Da ora in avanti cambia tutto.

Gli affitti brevi, negli ultimi anni, sono diventati un vero e proprio business. Per alcuni si sono trasformati in un lavoro. Dal Governo, però, arriva adesso una stretta piuttosto pesante. Vediamo insieme cosa cambia.

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Cosa cambia per gli affitti brevi, le nuove leggi – pianetanotizie.it

Ormai in molte città – specialmente quelle a vocazione turistica come Roma, Milano, Firenze e Venezia – trovare un proprietario disposto ad affittare un immobile con un regolare contratto 4+4 è sempre più difficile. Questo in parte è dovuto al fatto che molti inquilini non pagano regolarmente e in parte perché con gli affitti brevi si guadagna molto di più.

Negli ultimi anni il fenomeno degli affitti brevi è letteralmente “esploso”. Chi ha seconde case in zone centrali riesce a guadagnare molto affittando per brevi periodi ai turisti o a chi fa trasferte di lavoro. Tuttavia questo sta creando un disagio su più fronti: da un lato è quasi impossibile trovare case in affitto per periodi lunghi e dall’altro hotel e bed&breakfast subiscono ingenti perdite. Per questo il Governo ha deciso di intervenire.

Affitti brevi: ecco cosa cambia

Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, sta preparando un disegno di legge volto a stabilire regole chiare in merito a chi affitta i propri immobili per brevi periodi. Il tutto è, naturalmente, finalizzato a contrastare l’evasione fiscale e a non creare ulteriori danni alle strutture alberghiere.

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Cosa cambia con gli affitti brevi: la stretta del Governo – pianetanotizie.it

In particolare il ministro Santanchè vuole vietare le locazioni per una sola notte nei centri storici delle grandi città e nei comuni con molti visitatori. Ma non solo: il disegno di legge prevede anche multe fino a 5mila euro per ogni proprietario che non doterà le proprie abitazioni in affitto di un codice identificativo, da esporre su siti come Airbnb e Booking e all’ingresso della casa. Infine chi affitta più di quattro appartamenti sarà obbligato a presentare una comunicazione di inizio attività nell’ambito delle locazioni turistiche, a cui sarà assegnata una nuova categoria economica.

Tuttavia la proposta del ministro del Turismo non prevede limiti al numero di immobili che possono essere dedicati a questo tipo di attività come non viene stabilito un numero di giorni massimo. Viene invece stabilito il vincolo di minimo due notti per gli immobili che si trovano nei centri storici delle grandi città o nei Comuni con più di 5mila abitanti. Questo disegno di legge vuole andare incontro alle esigenze degli albergatori già messi in ginocchio dai due anni di chiusure dovute al Covid. Tuttavia molti sindaci non sono d’accordo in quanto questi vincoli potrebbero rappresentare un freno al turismo, soprattutto al turismo di famiglie con bambini e di gruppi numerosi che, molto spesso, preferiscono optare per un appartamento piuttosto che soggiornare in un hotel.

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