Una mamma aveva organizzato una festa di compleanno e invitato circa trenta bambini. Nessuno si è presentato. La reazione scatena il web
Organizzare una festa di compleanno per una bambina non è facile: occorre trovare la location giusta, decidere il tema del party, occuparsi di ogni singolo dettaglio (cibo, bevande e animazione) e trovare gli invitati giusti. La mamma della piccola Avery, una bambina statunitense, è riuscita a trovare location, cibo e il giusto tema, ma ha fallito su una cosa: la scelta degli invitati.
Nonostante avesse chiamato 27 bambini (molti dei quali avevano inizialmente dato l’ok), si è ritrovata senza nessun invitato. Breanna Strong, 27 anni, mamma della piccola Avery, ha voluto prendersi una piccola rivincita, postando le immagini della sala vuota e della figlia sola (che si consola mangiando una fetta di pizza) sui social, con un video su Tik Tok. In breve tempo il filmato ha fatto registrare un vero e proprio boom, con oltre tre milioni di visualizzazioni. “Abbiamo invitato 27 bambini alla terza festa di compleanno di Avery – ha scritto Strong nel video – Nessuna delle sue amiche si è presentata”.
Il video della bimba abbandonata il giorno del suo compleanno
Nel video Breanna ha pubblicato le immagini della sala che aveva affittato e che aveva agghindato a tema Frozen (il cartone animato preferito dalla piccola Avery), con la didascalia: “Denaro e tempo sprecati. Così si spezza davvero il cuore di mia mamma”. Il video è stato commentato da migliaia di persone.
Molte hanno condiviso lo stesso, triste ricordo. “Questo è quel che è successo al mio sedicesimo compleanno”, ha detto un utente. “Non avevo mai riprovato fino a quando non ho compiuto 26 anni… ed è successo di nuovo. Ho 39 anni, ora mi concedo sempre una giornata da solo alle terme nel giorno del mio compleanno…”.
@breannamstrong I wish I was making this up. #noshow #birthdayparty #fyp #trending #sahm #makefriends ♬ Get You The Moon – Kina
“Questo è successo per l’ottavo compleanno di mio figlio e ho mentito e dicendogli che era colpa mia, così non si sarebbe sentito tanto male”, ha scritto un altro genitore.
Paolo Colantoni